Il metodo Steiner

La pedagogia Waldorf o steineriana è un approccio educativo sviluppato a partire dal 1919 su indicazioni di Rudolf Steiner (1861-1925)

Le scuole con pedagogia steineriana sono oggi diffuse in tutto il mondo, e coprono l’arco educativo che va dal pre-asilo fino a diciotto anni. Oltre alle scuole esistono anche istituti di pedagogia curativa. Secondo un rapporto ufficiale del 2017 sono presenti a livello mondiale 1092 scuole Waldorf delle quali 734 in Europa e 30 in Italia.

Le scuole Waldorf basano il loro approccio educativo sull’antroposofia, una disciplina esoterica sviluppata da Steiner, per indagare e riconciliare quelli che ritiene i nessi sussistenti fra mondo fisico e mondo spirituale. Per questo sono state oggetto di svariate critiche; fra queste l’accusa di essere scuole confessionali, accusa che queste scuole rifiutano, poiché insegnerebbero la conoscenza delle varie religioni e tradizioni dell’uomo.

Le scuole Waldorf nacquero nel contesto delle radicali trasformazioni in ambito sociale che caratterizzarono la Germania dopo la Prima guerra mondiale. La prima scuola fu fondata a Stoccarda il 7 settembre 1919 a seguito della richiesta di Emil Molt, direttore della fabbrica di sigarette Waldorf Astoria, di creare un’istituzione scolastica per i figli degli operai della fabbrica, dunque il movimento pedagogico deve il proprio nome alla fabbrica di sigarette. Rudolf Steiner assunse l’incarico relativo alla formazione del collegio degli insegnanti nonché di consulta dello stesso e fu sino alla morte, nel 1925, spiritus rector della scuola.

La scuola di Stoccarda, modello delle successive scuole steineriane, adottò fin dai suoi albori un insegnamento co-educativo, indirizzato cioè contemporaneamente a bambini e bambine, e fu la prima scuola in Germania ad unificare i tre distinti indirizzi della scuola media superiore previsti dal sistema scolastico tedesco. Negli anni successivi vennero create scuole Waldorf sia in Germania che in altri paesi: già nel 1929 vi erano scuole steineriane a Basilea, Budapest, Londra, Lisbona e New York.

La pedagogia Waldorf ha i propri fondamenti teorici nell’antroposofia, una disciplina elaborata da Steiner per studiare le interazioni fra il mondo fisico e il mondo spirituale, di cui viene postulata l’esistenza. In base all’“immagine antroposofica dell’uomo”, si considera l’uomo come l’insieme di corpo, anima, e spirito, che devono essere sempre tenute contemporaneamente in considerazione:

  • Il corpo contiene l’io fisico, le forze e i processi vitali, e le strutture fisiche della coscienza: si esplica nella volontà.
  • L’anima si incarna in un corpo e poi fuori da esso di nuovo in una esistenza spirituale: si esplica nel sentimento.
  • Lo spirito congiunge le vite terrene tra di loro e con il mondo spirituale; questo spirito è eterno e creativo, e si esplica nel pensiero.

Rifacendosi inoltre alla sua concezione di “triarticolazione sociale”, Steiner cerca di tradurre in pratica i principi di libertà della cultura, uguaglianza nella società politica e fratellanza nella vita economica. Queste tre sfere, secondo Steiner, devono essere autonome, ognuna retta da leggi ed amministrazione proprie, ma in armonica collaborazione fra loro. Il pensiero di Steiner ed il suo approccio scientifico globale, improntato alla metodologia di Goethe, non sono e non devono essere oggetto d’insegnamento nella scuola Waldorf, bensì ampliare nei maestri la visione dell’uomo nel suo sviluppo, ed agire di conseguenza sull’educazione ed il metodo didattico La pedagogia, secondo l’intenzione steineriana, deve essere definita direttamente dalle necessità dell’evoluzione infantile (antropologia evolutiva), e non in base a obiettivi quali la qualificazione professionale e la produttività economica che il sistema democratico tardo-industriale predilige.

Le “necessità evolutive” sono desunte mediante “osservazioni antropologiche” di stampo esoterico proprie dell’antroposofia, che si basano in particolare, sulla tripartizione dell’uomo in corpo, anima e spirito (volontà, sentimento e pensiero). Dalla concezione di Steiner, che crede nella tripartizione dell’uomo (corpo, anima e spirito), discende l’ideale di educare in modo armonioso le facoltà cognitivo-intellettuali (pensiero), quelle creativo-artistiche (sentimento) e quelle pratico-artigianali (volontà) dell’allievo. Questo obiettivo viene realizzato con un’offerta formativa approfondita nell’ambito delle materie artistiche ed artigianali. Ogni lezione dovrebbe offrire elementi artistici, espressivi. In merito alle scienze naturali, per poter descrivere i fenomeni non esclusivamente in termini di causalità, è importante adottare un approccio metodologico che inserisca i fenomeni naturali in una rete organica di relazioni e di interpretarli come espressione di globalità secondo «una concezione della natura che evidenzi il pensiero del divenire e dello sviluppo, della metamorfosi e della contestualizzazione dei fenomeni naturali» (R. Steiner).

Lo svolgimento delle lezioni è concepito secondo una successione il più possibile rispettosa della stagione e dei momenti di passaggio della natura. Vi è inoltre un’attenta organizzazione degli ambienti destinati all’apprendimento, realizzati con materiali “naturali” ed esteticamente gradevoli, in modo da curare la percezione sensoriale dell’allievo attraverso la bellezza e la salubrità degli spazi. È molto vivace la vita sociale, con frequenti rappresentazioni teatrali interne alla scuola, offerte da un gruppo o una classe al resto degli allievi. Vi sono inoltre concerti eseguiti dalle orchestre di classe, feste periodiche, saggi ed esposizioni dei lavori realizzati durante le lezioni.

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